Ogni giorno una moltitudine di immagini ci viene incontro e si perde alle nostre spalle. Ma tra le tante che sciamano via, alcune restano impigliate nella nostra immaginazione: una nuvola di vapore, un bolide in corsa, due ruote di bicicletta senza bicicletta, una donna con un sacchetto in testa, un masso erratico, il presidente americano che si scansa per non essere colpito da una scarpa.
Queste e altre fotografie, rimaste impresse nella memoria dell’autore, portano con sé le storie che qui vengono raccontate. In modo sempre imprevedibile tutte illuminano il senso di un’esperienza o al contrario lo avvolgono definitivamente nel mistero.
Matteo Terzaghi, nato a Bellinzona nel 1970, ha studiato filosofia, ha scritto Il merito del linguaggio (Casagrande, 2006) e ha realizzato numerose mostre e pubblicazioni insieme al grafico e artista Marco Zürcher, tra cui i libri The Tower Bridge e altri racconti fotografici (Periferia, 2009), Appunti per una grande enciclopedia dello spazio scritta e illustrata senza uscire di casa (Periferia, 2012) e Hotel Silesia (Czytelnia Sztuki, 2013). Presso Quodlibet ha pubblicato Ufficio proiezioni luminose (2013, Premio svizzero di letteratura) e La Terra e il suo satellite (2019).